Ritual II - Embrace the Darkness, secondo rituale di Alos dopo Ritual I - The Chaos Awekening, è un’esperienza collettiva, un viaggio sonoro ed emozionale che integra musica dal vivo, sperimentazione sonora vocale ed elettronica, performance e video arte.
Embrace the Darkness nasce dall’incontro tra Alos e l’isola di Stromboli – avvenuto nel corso del 2022 in occasione di una residenza realizzata da Marosi Festival internazionale di arte performativa. L’isola che si presenta all’artista di primo impatto è un triangolo arso e nero, conseguenza del grande incendio causato dall’uomo che ha da poco sconquassato l’isola – ed è in questo paesaggio che Alos si muove per raccogliere il materiale di lavoro, che si fa allo stesso tempo testimonianza di una natura violata.
Durante la residenza vengono raccolte le voci e le tracce delle grotte, del vulcano, della terra e del mare, restituite tramite video e foto a cura di Giulio Di Mauro e di registrazioni audio realizzate da Marcello Batelli – tutti materiali che andranno a costituire la struttura di Embrace the Darkness.
Embrace The Darkness è infatti immaginato come un dispositivo/rituale capace di trasportare lo spettatore in un tempo e luogo altro, rievocando nella performance live la presenza del vulcano, intesa come creatura polisemantica che incorpora le energie del fuoco (magma, lava), dell’aria (gas, fumo, cenere), dell’acqua (vapore acqueo, nebbia) e della terra – grazie ad un tessuto sonoro che contiene le registrazioni realizzate a Stromboli, e
un apparato visivo che rielabora video e foto di Di Mauro per restituire l’atmosfera dell’Isola.
Completano l’apparato alcuni oggetti sonori, recuperati dalla lavorazione delle opere in vetro dell’artista Silvia Levenson, trasformati e risignificati in una suggestione sulla forza e sulla fragilità.
Il tentativo messo in campo è quello di guidare il pubblico, attraverso un’esperienza che è prima di tutto sensoriale e viscerale, pre-linguistica e razionale, in un viaggio verso le profondità della Terra, nella consapevolezza che "Everything - the light, the dark, the beauty, the pain - is perfect just as it is".
Come distruggere il verbo? - È la domanda che si pone Alos - Gettandolo dentro la bocca di un vulcano, annegando le parole nell'ombra e nella marcescenza della proliferazione vegetale, gettandole nelle volute di fuoco nascoste dentro nuvole di fumo nero.
Per sua stessa natura, per il momento specifico in cui il lavoro è nato, Embrace the Darkness diventa anche testimonianza delle conseguenze disastrose che la presenza dell’umano può avere sulla natura, in un rapporto di dominazione totale che cancella e distrugge. Antidoto è allora la ricerca dell’ancestrale e dell’arcaico che si realizza nel ritual stesso: riconnettersi ad un sentire più profondo, sensoriale ed istintivo per riconoscere che siamo della stessa materia che stiamo distruggendo.
Ritual II Embrace the Darkness è stato prodotto da Lenz Fondazione, Parma e Marosi Festival, Stromboli.
Tutto è connesso
Leggi l'intervista ad Alos.
Subito dopo la performance rimani nella Torpedine, il salotto di Performatorio, per un incontro pubblico son Alos.
Stefania Alos Pedretti in arte ALOS (Vigevano, 1976).
Da Settembre 2006 a giugno 2011 vive a Berlino, per poi stabilirsi a Ravenna, dove tutt’ora risiede.
Musicista, performer e artista attiva dal 1998, è membro di Alos e OvO e delle storiche Allun.
Inaugura nel 2003 il progetto Alos, nel cui percorso la musica dal vivo è l’elemento centrale, riletto in ogni esibizione da una chiave performativa diversa e immaginata a misura dell’oggetto d’indagine. Il suo lavoro trascende i confini fra le arti performative, integrando musica sperimentale, performance, improvvisazione, arte figurativa, installazione.
In collaborazione con Invisible°Show.
WAMI - Water With a Mission è partner di questo evento.